Descrizione
NEVIK TRENTINA – Birra d’ abazia pagana trentina
Birra d’ abazia pagana trentina che unisce la tradizione ecclesiastica del
CONCILIO di TRENTO e l’antica tradizione PAGANA del nostro territorio (Cimbro).
Il termine “ABAZIA” con una sola “L” non è un’errore ma bensì una cosa voluta, infatti nel passato, periodo medievale venivano chiamate ABAZIE o BADIE, come nostra consuetudine i nostri prodotti hanno un’occhio attento alla storia e vogliono essere storici.
Una bella collaborazione con un birraio belga (Vallone) ci permette di portare nelle vostre case l’incrocio tra Cristianesimo e Paganesimo.
Un grazie di cuore a Kevin Laurent per averci aiutato in tale difficile intento .
Intervista a Kevin Laurent in lingua vallone
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Abbazia
Il nome deriva dal tardo latino abbatīa, ‘ciò che appartiene all’abate‘: il termine inizialmente si riferiva solo alla carica della persona che reggeva la comunità monastica (appunto un abate o una badessa), ma ben presto assunse il significato più esteso del complesso dei beni che erano amministrati da tale carica religiosa. Infatti molto spesso per “abbazia” in toponomastica si intende non soltanto l’edificio in sé, ma anche l’insediamento che si è sviluppato intorno a esso.
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Stavkirke
Una stavkirke (in italiano chiesa a pali portanti) è una chiesa medioevale costruita interamente in legno. La struttura dei muri è costituita da assi verticali. Le assi portanti (stafr in lingua norrena) hanno dato il nome alla tecnica di costruzione. Chiese di tipo simile sono le chiese con muri di palizzate.
Tutte le stavkirke esistenti, eccetto una, si trovano in Norvegia. L’unica chiesa di questo tipo che rimane al di fuori della Norvegia è una del XV secolo presso Hedared in Svezia.
Costruzione:
Costruzioni di palizzate simili sono conosciute come quelle dell’era vichinga. I ceppi venivano tagliati in due parti, piantati nel terreno e coperti con un tetto. Questo era un tipo di costruzione semplice, ma molto resistente.
Nelle costruzioni successive i muri erano supportati da piattaforme, lasciando soltanto i pali angolari piantati direttamente nel terreno.
Una sola chiesa costruita con palizzate è stata ritrovata come pavimento di un’altra chiesa medioevale, la Stavkirke di Hemse. Questa chiesa aveva un muro a palizzata, anche se i muri erano disposti su piattaforme.
La fase successiva risultò dall’osservazione che i pali interrati sono suscettibili all’umidità, che li fa marcire nel tempo. Per evitarlo venivano messi sopra a grosse pietre, aumentandone significativamente la durata. Si crede che la Stavkirke di Røldalsia di questo tipo.
Nelle chiese successive i pali venivano posizionati su piattaforme sollevate, che posavano su fondazioni in pietra. Questo è il tipo di stavkirke nella sua natura più matura.
Oggi si usa raggruppare queste chiese in due categorie; la prima senza pali “liberi” (non direttamente collegati alle mura) a cui ci si riferisce spesso come Tipo A, l’altra con un tetto sollevato e pali liberi all’interno, chiamata usualmente Tipo B.
Quelle con il tetto sollevato, il Tipo B, vengono spesso suddivise in due sottogruppi, quelle di Kaupanger con una intera arcata riempita di colonne e con colonne intermedie lungo i lati, con dettagli che mimano i capitelli in pietra. Queste chiese danno l’impressione di trovarsi in una basilica.
L’altro sottogruppo è quello di Borgund. Queste chiese hanno tiranti incrociati che collegano le travi superiori ed inferiori tra di loro e con i pali, formando una interconnessione molto rigida e ricordando il triforio delle basiliche in pietra. Questo rende possibile l’eliminazione della parte bassa libera dei pali. In alcune chiese presso Valdres solo i quattro pali angolari sono stati mantenuti.
Molte stavkirke avevano o hanno ancora gallerie esterne lungo l’intero perimetro, lievemente connesse alle mura di assi. Probabilmente servivano a proteggere la chiesa dal clima rigido e per le processioni.
Alla base del Tipo A vi sono quattro pesanti piattaforme su basse fondazioni di pietra. Queste sono connesse agli angoli, formando una struttura rigida. I pali angolari o stavene sono tagliati nella parte inferiore e si inseriscono negli intagli angolari coprendoli, proteggendoli in questo modo dall’umidità.
Sopra la piattaforma vi è una scanalatura, nella quale le parti inferiori delle assi dei muri (veggtilene) si inseriscono. L’ultima asse del muro, a forma di cuneo, viene piantata nella piattaforma. Quando il muro viene riempito dalle assi, la struttura viene completata da una lastra (stavlægje) con una scanalatura nel lato inferiore, tenendo assieme le parti superiori delle assi del muro. L’intera struttura consiste di intelaiature — una nella piattaforma appoggiata sulle fondazioni in pietra, e quelle dei muri fatte con piattaforme, pali angolari e lastre nel muro.
Le lastre nel muro sostengono le mensole del tetto, consistenti in un paio di travetti principali e un ulteriore paio di “travetti a forbice” che si incrociano. Come rinforzo laterale vengono inseriti tra i travetti altri supporti in legno (bueknær).
Ogni pezzo viene bloccato in posizione dagli altri, rendendo la costruzione molto rigida. Inoltre tutti i punti altrimenti suscettibili alle dure condizioni meteorologiche vengono coperti.
- La chiesa a navata singola ha una navata quadrata ed un piccolo coro quadrato. Questo tipo di stavkirke era comune all’inizio del XII secolo.
- La chiesa lunga (Langkirke) ha una pianta rettangolare con navata e coro della stessa larghezza. La navata occupa di solito i due terzi della lunghezza. Questo tipo era comune alla fine del XIII secolo.
- La chiesa con palo centrale (Midtmastkirke) ha un singolo palo centrale che arriva sino in cima alla costruzione e si collega con la struttura del tetto. Ma questi è molto semplice, senza la parte centrale sollevata delle chiese di Tipo B. Questa variazione nel tipo comune della chiesa presso Numedal e Hallingdal viene datato attorno al 1200.
Chiese a navata singola in Norvegia:
L’unica chiesa rimanente in Svezia, presso Hedared, è di questo tipo e mostra similitudini con quella di Haltdalen.
Tipo B, chiese con tetto sollevato
Sulle fondazioni in pietra vengono poggiate quattro grosse travi (grunnstokker), posizionate come il simbolo #, con le estremità che si protendono per 1-2 metri dai nodi dove si intersecano. Le estremità delle travi sostengono la piattaforma delle mura esterne, formando una intelaiatura orizzontale separata. Gli alti pali interni sono posizionati sulla struttura interna delle travi e sostengono il tetto principale sopra la navata centrale (skip). Sulla intelaiatura esterna di piattaforme si appoggiano le assi principali del muro (veggtiler), portando il tetto sopra le navate laterali (omgang) circondando lo spazio centrale. Il tetto si affusola quindi su due scalini, come in una basilica.
Gli alti pali interni (staver) sono interconnessi con supporti (bueknær) e anche connessi con le mura esterne tramite travicelli nelle navate laterali, creando una costruzione rigida. Vicino alla cima dei pali vengono inserite piattaforme più corte per sostenere il muro superiore (tilevegg). Sulla cima dei pali le lastre dei muri (stavlægjer) sostengono le mensole del tetto, similmente a quelle nelle chiese a navata singola.
Il gruppo di Kaupanger consiste in:
Il gruppo di Borgund consiste in:
Questo tipo di chiesa si può anche riconoscere rispetto ai fori che rimangono dalle chiese circondate da terra più recenti costruite negli stessi siti. Poco si sa di che aspetto avessero realmente queste chiese più antiche, o come venissero costruite, poiché vennero tutte distrutte o rimpiazzate secoli fa.
Storia
Le stavkirke erano comuni nell’Europa del nord. Si crede che nella sola Norvegia siano state costruite un totale di circa 1000 chiese, anche se ricerche più recenti hanno portato questo numero più in alto ed è ora vicino alle 2000 unità[1]. Il numero di stavkirke costruite negli altri paesi europei e in Islanda è sconosciuto.
Alcuni credono che furono il primo tipo di chiesa costruito in Scandinavia, tuttavia esisteva anche un tipo di chiesa più antico, chiamato stolpekirke, anche se le differenze tra i due tipi sono molto poche. La stavkirke ha una costruzione più bassa posata su un’intelaiatura, mentre la stolpekirke ha pali circondati da terra. In Svezia le stavkirke sono considerate obsolete dal Medioevo e sono state rimpiazzate. In Norvegia non vennero sostituite così in fretta come in Svezia o in Inghilterra; molte sopravvissero sino al XIX secolo, quando un numero sostanziale di esse venne distrutto.
In Norvegia restano in piedi 29 stavkirke storiche. Ci sono anche diversi luoghi dove si trovano i residui di più antiche stolpekirke e vi sono anche alcune stavkirke più recenti in altre zone.
In Danimarca sono state trovate in diversi luoghi tracce di stolpekirke e ve ne sono anche parti ancora esistenti di alcune di esse. Una tavola di questo tipo di chiesa è stata trovata nello Jutland ed è ora visibile presso il Museo Nazionale Danese a Copenaghen e un tentativo di ricostruzione è visibile al museo di Moesgaard vicino ad Århus. I segni creati da diverse antiche stolpekirke si trovano presso l’antica chiesa in pietra di Jelling.
In Svezia c’è una stavkirke medioevale (Notare che in Svezia il medioevo durò sino al 1521 ed in Norvegia sino al 1536), quella di Hedared, costruita nel 1500 nello stesso luogo di una precedente stolpekirke. Altri luoghi di rilievo sono la chiesa di Maria Minore a Lund che ha tracce di stolpekirke con palizzate e alcune vecchie parti della stavkirke di Hemse in Gotland. Soltanto in Scania vi erano circa 300 chiese quando Adamo da Brema visitò la Danimarca nella prima metà dell’XI secolo, non si sa quante di esse fossero stavkirke o stolpekirke.
In Inghilterra vi è una chiesa di origine Anglosassone, la chiesa di Greensted di Essex, su cui si è aperto un dibattito se essa sia una stavkirke o sia precedente ad esse; l’opinione generale è categorizzarla come Sassone [A]. Vi è anche un’altra chiesa in Inghilterra che ha similitudini con le stavkirke, la chiesa medievale di Santa Maria e San Davide a Kilpeck nello Herefordshire; questa chiesa è caratterizzata da diverse teste di drago.
In Germania c’è una chiesa in pietra con un motivo che descrive un drago simile a quelli che si vedono spesso sulle stavkirke norvegesi, su un artefatto restante in Danimarca e persino in Gotland. È molto controverso se questa decorazione sia attribuibile a similitudini culturali o indichi simili metodi di costruzione.
Ci sono tradizioni popolari che suggeriscono che le stavkirke furono costruite sopra antichi terreni sacri alla religione pagana norvegese. Sembra essere possibile tracciare una connessione soltanto in un luogo, la chiesa di Mære in Norvegia. In un angolo del terreno della chiesa vi sono i resti di un altro edificio che può essere collegato al paganesimo. In altri casi vi è prova di chiese molto più antiche costruite sullo stesso terreno in cui spesso le pietre sono state lasciate nei fori dei pali di più antiche stolpekirke; sotto la chiesa di Urnes sono stati trovati i resti di due di queste. Si crede che l’antico portale di una di loro sia quello all’interno del muro più a nord della chiesa corrente. Ricerche recenti indicano che il cristianesimo sia stato introdotto in Norvegia molto prima di quanto si credesse in precedenza.
Architettura e decorazione
Anche se le chiese in legno avevano differenze strutturali, danno un’impressione generale riconoscibile. Differenze formali possono nascondere caratteristiche comuni della loro progettazione; mentre costruzioni apparentemente simili potrebbero risultare aventi elementi strutturali organizzati in maniera completamente diversa. Nonostante questo, alcuni principi di base devono essere stati comuni a tutti i tipi di costruzione.
Le figure geometriche di base, numeri con cui era facile lavorare, una o soltanto poche unità di lunghezza, semplici rapporti tra esse e forse soltanto proporzioni erano tra gli aiuti teorici che tutti i costruttori hanno ereditato. Lo specialista era l’uomo che conosceva un tipo particolare di costruzione così bene che avrebbe potuto sistemare i suoi elementi in maniera completamente diversa rispetto al caso di costruzioni conosciute fino a quel momento, portando quindi a sviluppi superiori.
Datazione delle chiese
La datazione di simili costruzioni si può fare in molti diversi modi: tramite registri storici; iscrizioni; stile di costruzione di dettagli e ornamenti; tramite Dendrocronologia e Metodo del carbonio-14. Spesso le registrazioni storiche o le iscrizioni puntano ad un anno in cui si sa che la chiesa è esistita. Gli scavi archeologici possono portare a ritrovamenti che provvedono ad una datazione relativa per la struttura, mentre i metodi per la datazione assoluta come il carbonio-14 o la dendrocronologia portano datazioni più esatte. Un difetto della dendrocronologia è che tende a trascurare la possibilità che il legno potrebbe essere stato riusato da una struttura più vecchia, o che possa aver atteso molti anni dopo il taglio prima di venire utilizzato.
Un problema molto importante per la datazione delle chiese è che le piattaforme sono quegli elementi costruttivi che hanno più probabilità di avere parti esterne ancora preservate. Sono però anche quelli più suscettibili all’umidità e la gente che ritornava e riusava le parti delle fondazioni delle chiese possono averle ricostruite molte volte. Se fosse così, la datazione dendrocronologica si potrebbe basare su di un ceppo di una successiva ricostruzione.
Le stavkirke più antiche
- Stavkirke di Borgund, Sogn og Fjordane — fine del XII secolo
- Stavkirke di Eidsborg, Telemark — metà del XIII secolo
- Stavkirke di Flesberg, Flesberg, Buskerud — costruita intorno al 1200
- Stavkirke di Fåvang, Ringebu, Oppland — ricostruita nel 1630(due chiese antiche ricostruite come una)
- Stavkirke di Garmo, Oppland — circa 1150
- Stavkirke di Gol, Gol (ora al Norsk Folkemuseum), Buskerud — costruita nel 1212
- Stavkirke di Grip, Møre og Romsdal — seconda metà del XV secolo
- Stavkirke di Haltdalen, Sør-Trøndelag, — 1170 – 1179
- Stavkirke di Hedal, Oppland — Seconda metà del XII secolo
- Stavkirke di Heddal, Telemark — inizio del XIII secolo
- Stavkirke di Hegge, Oppland — 1216
- Stavkirke di Hopperstad, Sogn og Fjordane — 1140
- Stavkirke di Høre, Oppland — 1180
- Stavkirke di Høyjord, Vestfold — seconda metà del XII secolo
- Stavkirke di Kaupanger, Sogn og Fjordane — 1190
- Stavkirke di Kvernes, Møre og Romsdal — seconda metà del XIV secolo
- Stavkirke di Lomen, Oppland — 1179
- Stavkirke di Lom, Oppland — seconda metà del XII secolo
- Stavkirke di Nore, Nore og Uvdal, Buskerud — costruita nel 1167
- Stavkirke di Øye, Oppland — seconda metà del XII secolo
- Stavkirke di Reinli, Oppland — 1190
- Stavkirke di Ringebu, Oppland — primo quarto del XIII secolo
- Stavkirke di Rollag, Rollag, Buskerud — costruita nella seconda metà del XII secolo
- Stavkirke di Rødven, Møre og Romsdal — attorno al 1200
- Stavkirke di Røldal, Hordaland — prima metà del XIII secolo(potrebbe essere una Stolpekirke)
- Stavkirke di Torpo, Ål, Buskerud — costruita nel 1192
- Stavkirke di Undredal, Sogn og Fjordane — metà del XII secolo
- Stavkirke di Urnes, Sogn og Fjordane — prima metà del XII secolo (Sulla lista del Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO)
- Stavkirke di Uvdal, Uvdal, Buskerud — costruita nel 1168
- Stavkirke di Vang trasferita in Polonia, a Karpacz (non è più nella lista ufficiale a causa della ricostruzione)
- Stavkirke di Hedared in Svezia — circa del 1500 sul sito di una precedente stavkirke (non è sulla lista ufficiale norvegese)
- Chiesa di Greensted — datata tra l’845 e il 1053 (Una chiesa di origine sassone, che condivide molti dettagli costruttivi con le stavkirke)
Stavkirke più recenti e repliche
Le stavkirke sono un fenomeno molto popolare e molte di esse sono state costruite o ricostruite nel mondo. Le due più copiate sono quella di Borgund e quella di Hedared, con alcune variazioni e adattamenti per aggiungere elementi dalle stavkirke conosciute della zona. In altri luoghi hanno forme più libere e sono costruite per esibizione.
- Stavkirke di Skaga in Töreboda, contea di Västra Götaland, costruita nel XII secolo, demolita nel XIX secolo, ricostruita negli anni 1950, bruciata e ricostruita nuovamente nel 2001
- Saint Olaf’s chapel in Hardemo, Svealand, costruita tra il 1766 e il 1767
- Stavkirke di Heimaey a Heimaey, Vestmannaeyjar, costruita nel 2000
- Stavkirke di Black Hills a Rapid City, nel Dakota del Sud
- Boynton Chapel a Bjorklunden, nella Contea di Door, Wisconsin
- Replica della stavkirke di Hopperstad a Moorhead in Minnesota
- Trinity Lutheran Church’s nella Washington Island in Wisconsin
- St. Swithun a Warren County in Indiana.
- Parco Memoriale Scandinavo a Minot nel Dakota del Nord.
- Stavkirke di Fantoft, — del 1150, incendiata dolosamente nel 1992 da Varg Vikernes e ricostruita nel 1997 (non è più sulla lista ufficiale)
- Stavkirke di Haltdalen (replica), copia dell’antica chiesa ora allo Sverresborg museum
- Stavkirke di Gol (replica), — replica eretta negli anni 90 in un altro (improbabile) luogo nella comunità da cui fu trasferita nel 1880 la Stavkirke di Gol.
- Stavkirke di Gustav Adolf a Hahnenklee nel paesaggio di Harz in Germania
Siti archeologici e chiese smantellate
Molte stavkirke sono sparite da lungo tempo.
- Scavi archeologici di Thorarinsstadir a Seyðisfjörður, Islanda dell’est (Stolpekirke che precede le stavkirke)
- Hakastein church, Skien. Scavi archeologici di stolpekirke costruita tra il 1010 e il 1040.
- Chiesa di St.Thomas (Filefjell)
- Stavkirke di Vågå (portale di un’antica chiesa)
- Chiesa di Maria Minore presso Lund costruita attorno al 1060